Biscottini Natalizi

mercoledì 17 dicembre 2008


Mi sono lasciata contagiare anche io dall'atmosfera natalizia e immaginando il buon profumo dei tanti dolcetti che ho visto pubblicati un pò ovunque mi sono lasciata tentare e l'altra sera ho preparato dei biscotti.
Ovviamente le forme ed i sapori non potevano che essere in tema natalizio!
Specifico che le ricette che pubblicherò di seguito sono state elaborate partendo da quì e aggiustando gli ingredienti e le dosi in base a quanto letto in giro tra altri siti di cucina e altri blog ed in base alla fantasia del momento.

Stelle di Zucchero (sugar cookies)

Ingredienti:
120 gr burro
1 tazza zucchero
2 tazze di farina
1 cucchiaino di lievito
mezza stecca di vaniglia
1 cucchiaio di miele

Fare sciogliere il burro e montarlo con lo zucchero, poi unire gradualmente la farina setacciata con il lievito e gli altri ingredienti. Una volta ottenuto un impasto omogeneo, avvolgerlo nella pellicola e lasciarlo riposare per una ventina edi minuti in frigorifero.

Intanto si può approfittare del tempo di riposo dei biscotti per impastare questi altri...

Gingerbread man (omini di pan di zenzero)

Ingredienti:
3 tazze di farina
120 gr burro
1 tazza di miele (scarsa)
1 cucchiaino di lievito
1 cucchiaio di zenzero (ho usato quello fresco grattugiato)
1 cucchiaino di cannella
1/4 di cucchiaiono di chiodi di garofana
1/4 di cucchiaino di noce moscata
1 cucchiaino di buccia d'arancio grattugiata

Mescolare assieme tutti gli ingredienti e poi mettere il panetto di impasto a riposare in frigorifero, anche questo per una ventina di minuti.


Entrambi gli impasti vanno poi stesi in uno spessore di almeno 0,5 mm e poi ritagliati con le formine nelle forme che piacciono di più: io ho scelto le stelle per i sugar cookies e gli omini per il secondo impasto, molto più speziato.
Si infornano in forno caldo a 180° per 10-15 minuti.

Una volta raffreddati si possono decorare con la glassa. Io l'ho fatta a occhio, mescolando lo zucchero a velo con una minima quantità di acqua (circa un cucchiaio) e aggiungendo colorante alimentare.

Qualche idea veloce...

mercoledì 3 dicembre 2008

Pubblico di seguito qualche ricetta fatta e fotografata in questo periodo e che per il poco tempo non avevo ancora pubblicato. Sono ricette semplici, per alcune della quali non starò neanche a dilungarmi tra ingredienti soppesati e procedimenti vari... per questo motivo ho pensato di presentarvele come "idee" che possano ispirarvi lasciandovi liberi di variare e sperimentare altri gusti!
Specifico che le prime due ricette sono frutto delle mani belle della mia mamma, perciò ogni merito a lei! Le ha preparate una domenica a pranzo e ci ha fatto rinascere!

Pasta gratinata al forno

  1. ragu alla salsiccia
  2. besciamella
  3. fusilloni
Assemblare tutti gli ingredienti e mettere a gratinare in forno caldo!




Spezzatino bianco con porro gratinato
Per lo spezzatino: fare soffritto di olio e cipolla, aggiungere lo spezzatino leggermente infarinato e sfumare con un bicchiere di vino bianco.
Per il porro: mettere a lessare i porri, poi tagliarli a metà per il senso della lunghezza e sistemarli in una teglia; cospargerli con un pò di besciamella e infornare per gratinare.





Tortino di patate
Affettare sottili le patate e alternarle in teglia con mortadella tritata e parmigiano; all'ultimo strato bagnare tutto con un pò di latte e spolverizzare con un pò di pepe.
Cuocere in forno caldo finchè la superficie non avrà fatto la crosticina!





Pollo trasformista



Mettere a soffriggere delle verdure miste tagliate grossolanamente (in questo caso cipolla, carota, peperone giallo e verde) e quando sono ben scottate aggiungere le cosce di pollo e le patate. L'intento è quello di fare uno spezzatino con verdure, perciò andranno bene quelle di stagione e che si hanno a dispozione!
Ho accompagnato tutto con un risotto bianco, leggermente alcolico perchè l'ho sfumato in cottura con un pò di vino bianco (se non ricordo male muller thurgau).

Ancora non lo avevo presentato...

domenica 30 novembre 2008

... ma a casa da sei mesi si è aggiunto un altro golosone!!
Eccolo mentre sta gustando le pappe della sua zia, che suo malgrado qualche giorno alla settimana deve farsele andare bene!!!
Vabbè dai, io intanto me lo lavoro un pò: dovreste vedere come mi studia e mi segue in ogni movimento mentre cucino!! Se non un cuoco mignon, di sicuro un lavapiatti l'ho arruolato!!!

Picanha ... con dedica!

venerdì 28 novembre 2008

"Picanha" è il termine con cui in Brasile si indica un taglio particolare del bovino che corrisponde allo scamone, con la particolarità che viene lasciato lo strato di grasso che in cottura, sciogliendosi, darà il sapore caratteristico di questa carne.
In Brasile questo è uno dei piatti forti per quanto riguarda la carne ed il "ristorante" tipico in cui la picanha viene cucinata è chiamato "Churrascheria", dal nome churrasco che è uno "spiedone" in cui la carne viene infilzata per poi essere cotta al calore della brace, come in un girarrosto.
Anche in Italia questa cottura è molto apprezzata e ne sono testimonianza i numerosi ristoranti brasiliani sparsi un pò in tutto il territorio, nonchè la curiosità di tanti appassionati che in internet si scambiano informazioni e metodi di cottura provati per riprodurre a casa questa buonissima carne.

Qualche settimana fa anche quà c'è stato un contagio da "picanha-mania" e l'artefice di tutto è stato il mio bel Julien.
Dopo una profonda ricerca per trovare il macellaio che preparasse il taglio esatto con la giusta quantità di grasso, finalmente i miei futuri suoceri Giuliano -maestro del barbecue- e Dilma -ottima cuoca e brasiliana doc- hanno realizzato questo capolavoro:







Che dire, le foto parlano da sole!!

Una dedica speciale con questo post la faccio a David e Alice!
In attesa del vostro rientro in Italia, speriamo di avervi fatto venire una bella acquolina!!

Finalmente sono tornata!

giovedì 27 novembre 2008

Approfitto di questo momento di libertà per aggiornare un pochettino il blog che è rimasto un pò troppo silenzioso in questo periodo... mi dispiace molto non essere stata presente ma sono stati giorni molto impegnativi con l'università e quindi non ho avuto tempo per scrivere post... però il tempo di cucinare l'ho avuto e tra vari spadellamenti qualcosa di commestibile è anche saltato fuori!
In particolare sono molto soddisfatta di due primi piatti che ho realizzato, gli "strozzapreti" al ragù di carne e un bel risotto alla zucca!


Strozzapreti con ragù di carne
Gli "strozzapreti" sono un primo piatto tipico della mia zona, fatti con un impasto semplicissimo di acqua e farina dal quale si ricavano queste striscette di "pasta" che vanno arrotolate tra le mani per dargli una forma simile a "biscioline". Poi si fanno lessare in acqua bollente (ci mettono pochissimo) e di condiscono a piacere, anche se la versione più tradizionale è con il ragu di carne!




Risotto con la zucca

Che dire, finalmente ho iniziato ad usare le famose zucche protagoniste di un post di fine estate!
Per questo risotto ho usato la zucca barucca, che ho fatto disfare in padella in un soffritto di cipolla e con l'aggiunta di acqua (appena a coprire gli ingredienti e fatta evaporare). Poi ho aggiunto il riso e lo ho fatto cuocere allungando con brodo vegetale. A cottura ultimata ho aggiunto una noce di burro e una cucchiaiata di parmigiano.
Ho decorato con straccetti di prosciutto crudo fatto abbrustolire in padella con un pò di rosmarino: ha dato il contrasto croccante e salato al risotto, più cremoso e dolce.

Risotto con Pleurotus

martedì 11 novembre 2008

Avete presente quel bel fungone chiamato anche "orecchione" che si trova facilmente nel supermercati perchè soggetto a intensa coltivazione quasi quanto i più piccoli champignons?? Io da quando l'ho provato mi sono innamorata: è buonissimo e con la "carne" bella cicciottosa, più saporito dei piccoletti sopra citati! è adatto a essere cotto in tutti i modi, al forno, trifolato, fritto, alla piastra.... l'unico che ancora non avevo provato era in un bel risotto! Ecco allora che qualche domenica fa a pranzo l'ho fatto per me e Julietto (che mentre io lo pulivo e tagliavo lo guardava storto e con un'espressione di disgusto...), improvvisando una ricetta che alla fine è risultata davvero gustosa!

Risotto con Funghi Pleurotus

Ingredienti
1 confezione di pleurotus, puliti e tagliati a pezzettini
1/2 cipolla tritata
un pochino di burro
1/2 dado di pollo
qualche foglia di salvia
olio e sale
ovviamente il riso (per due persone io ho usato poco meno di un bicchiere di riso)

Ho fatto cuocere i funghi in una padella con un pochino di olio e di sale ( sono cotti quando, dopo aver rilasciato l'acqua, questa di riassorbe).
Intanto in un pentolino va messa a bollire l'acqua con il dado (non avevo il brodo...).
In un altro tegame ho fatto soffriggere la cipolla nel burro e poi ho aggiunto il riso e l'ho fatto tostare qualche minuto; poi ho cominciato ad aggiungere il "brodo" un pò alla volta. Verso fine cottura ho aggiunto i funghi; una volta cotto, a fuoco spento ho mescolato bene con una cucchiaiata di parmigiano e qualche foglia di salvia tritata.
Servito, decorato, fotografato e mangiato!

Ah, è piaciuto molto anche al moroso scettico!!

Torta di Mele e Yogurt

giovedì 6 novembre 2008

Finalmente l'ho fatta! Avevo promesso che avrei preparato un'altra torta di mele per la raccolta di Vaniglia (l'altra con cui partecipo è quì) e ieri pomeriggio ho colto l'occasione per prepararla!


Devo dire che questa è davvero squisita, viene morbida e dolce, piace a tutti ed è facilissima!


Torta di Mele e Yogurt


Gli ingredienti:
250 gr farina
250 gr zucchero
1 yogurt intero (abbondante)
3 uova intere
1 bustina di lievito vanigliato
la scorza di un limone
tante mele (io per questa ne ho usate ben 7 di medie dimensioni) un pò tagliate a pezzettini che vanno unite all'impasto, un pò tagliate a fettine sottili per guarnire
zucchero di carne e ciuffetti di burro per guarnire e fare la crosticina

Preparazione:
Accendere il forno per farlo scaldare.
Lavorare lo yogurt, le uova e lo zucchero insieme con vigore; unire la farina setacciata con il lievito, la scorza di limone e i pezzetti di mela. Versare l'impasto in una tortiera ben imburrata e decorare la superfice con le fettine di mela; cospargere con zucchero di canna e ciuffetti di burro.
Infornare per i primi 10 minuti con il forno a temperatura massima (che nel mio è 230°C) poi abbassare la temperatura a 180°C e lasciare cuocere per circa un'ora.

Torta di Halloween

lunedì 3 novembre 2008

Con qualche giorno di ritardo, pubblico la ricetta di una torta al cacao che ho preso dal ricettario della mamma; risale a quando io e mia sorella andavamo ancora alle elementari e per qualche strano motivo è finita per diventare la nostra torta di halloween.

Torta di Halloween
Ingredienti
100 gr burro
100 gr cacao amaro
4 uova
1 pizzico di sale
400 gr zucchero
un pizzico di vaniglia
200 gr farina
250 gr di noci ( oppure mandorle, pinoli, nocciole)

Accendere il forno per farlo scaldare; mescolare il burro fuso con il cacao. A parte sbattere le uova con un pizzico di sale e unire lo zucchero e la vaniglia. Unire le due creme e aggiungere la farina; mescolare tutto. Si ottiene un impasto corposo che poi va spalmato in una teglia imburrata. Infornare a 200°C per 20 minuti.

Solitamente noi la facciamo in teglia rettangolare e poi la tagliamo a quadretti, per questo motivo il nome originale del dolce sarebbe "Quadrotti di cioccolato".

Torta di mele "a trancio"

lunedì 13 ottobre 2008


Questa ricetta mi sembra abbastanza particolare perchè la base non è la solita torta ciambellosa ma ha la consistenza più sostenuta, quasi da pizza alta/focaccia, anche se l'uso di lievito per dolci e i tempi di lievitazione differenti non la rendono così tanto soffice... ma neanche tamugna! Non so se ho reso l'idea, l'unica sarebbe provarla!

Ingredienti
per la base:
370 g farina
1 bustina di lievito per dolci
50 g burro
50 g zucchero
200 ml latte
1 uovo
1 pizzico di sale
1 pizzico di cannella
per ricoprire:
1 chilo e mezzo di mele
100 g di pinoli (o anche mandorle)
100 g di uvetta
per glassare:
4 cucchiai di confettura di albicocche e 1 di acqua

Fare sciogliere il burro nel latte e intanto setacciare farina, lievito, zucchero, sale e cannella in una ciotola. Aggiungere un uovo e mescolare bene, poi versare nella ciotola anche il latte+burro e amalgamare benissimo tutti gli ingredienti. Lasciare lievitare in luogo caldo per una ventina di minuti.
Intanto sbucciare le mele e ridurle a fettine.
Quando la base è visibilmente aumentata di volume, va lavorata sulla spianatoia infarinata e poi trasferita in una teglia rettangolare (30x40) ben imburrata.
Sistemare sopra le fette di mela e cospargere di uvetta e pinoli.
Lasciare lievitare ancora per circa venti minuti, poi infornare a 200°C per 25 minuti.
Fare raffreddare.
Per la glassa mettere gli ingredienti in un pentolino e scaldare finchè la marmellata si sarà sciolta, poi cospargerla sulla torta aiutandosi con un pennello.

Qualche nota:
  • l'impasto della base risulta molto appiccicoso ma deve essere così, quindi bisogna tener duro e farlo aderire alla teglia in tutti i modi;
  • volendo si possono inserire pezzi di mela nella base mentre si impasta, viene molto bene;
  • se non piace l'idea di usare la marmellata per glassare, al momento di infornare la torta prendete del miele di acacia (o quello che preferite) e fatelo colare sulla superfice: viene benissimo e rende la torta un pò più dolce, dato che lo zucchero è solo nella base
  • nel caso vi piaccia la versione con il miele, consiglierei lo zucchero di canna al posto di quello raffinato

Ritorno, con resoconto tardivo del Festival del Cibo di Strada

giovedì 9 ottobre 2008

Sono tornata! Mi mancava il mio blog e mi mancava andare a curiosare in quelli che preferisco, ma, causa studio, mi sono auto-imposta un esilio da tutto quanto riguardasse cibo e cucina, favorendo così ogni mia attenzione su vagonate di libri...
Torno raccontandovi qualche cosa di quello che ho fatto in questi giorni.

Innanzi tutto, voglio parlare del "Festival del cibo di strada" che si è
tenuto nella mia città, Cesena, il 26-27-28 settembre. E' una fiera che raduna nel centro storico della città una ventina di isole gastronomiche che servono i cibi di strada tipici sia delle regioni italiane (liguria, toscana, puglia, campania, sicilia, alto adige, emilia romagna), sia di altri paesi del mondo ( perù, messico, grecia, provenza, croazia, marocco, india, thailandia, kurdistan).
Una occasione unica, quindi, per sperimentare nuovi sapori!
Così è stato: ho passato 3 giorni ad assaggiare di tutto, con la complicità di Julietto e la curiosità verso ogni cosa proposta nel vastissimo menù, unita a quel briciolo di titubanza verso sapori che il nostro gusto non è abituato ad assaporare, ma che provocano un turbinio di sensazioni una volta che il boccone trova posto nelle fauci dei golosi!
Adesso procedo ad elencarvi tutto quello che ho assaggiato ( non strabuzzate gli occhi, non sono una fogna, semplicemente sono curiosa e mi sono lasciata trasportare dalla situazione; e poi gli assaggi erano tutti divisi con Julietto e li abbiamo spalmati in 3 giornate, mica in una!!!)
Per quanto riguarda i cibi italiani, ci siamo gustati:

  • dalla Toscana, il Panino con Lampredotto
  • dalla Puglia, la Bombetta e i panzerotti
  • dalla Campania, la Vera Pizza Napoletana
  • dalla Sicilia, Arancina di riso e Cannolo Siciliano
Dalla cucina estera invece, ci siamo lasciati tentate da:
  • dal Perù, le Empanadas
  • dal Messico, le Tortillas
  • dal Marocco, i Shabakia-Kabrzal (biscotti) e il Cous Cous di verdure
  • dal'India, Samosa (sfoglia ripiena di patate, verdure e spezie) , Papad (pane indiano con semi di cumino), dolci misti indiani ( Gulab Jamun e Coconut Barfi)
  • dalla Thailandia, Karee Puff Sai Kai ( ravioli di pollo e patate al curry)
  • da Kurdistan, Briyani (riso basmati con uvetta, mandorle, cannella e cardamomo) con Kebab (carne di agnello e vitello)
Non sto neanche a dirvi quanto mi sia divertita ad assaggiare questi piatti etnici, la voglia che mi è venuta di scoprire altre tradizioni culinarie; in questo grande merito hanno anche avuto le appassionanti lezioni tenute da Vittorio Castellani, Chef Kumalè, che ha animato il festival con laboratori sul Couscous marocchino e le tortillas messicane, ai quali ho partecipato e di cui vi racconterò prossimamente!!!
Soddisfattissima della ricca abbuffata, vorrei concludere consigliando vivamente a chi legge di informarsi e, nel caso ne abbia la possibilità, di sentire la Bombetta pugliese perchè è davvero splendida ( se non vi fidate vi dirò che è l'unico piatto che abbiamo preso 2 volte...).
Ah, se vi state chiedendo cosa sia il lampredotto.... vi accontento subito! E' stomaco di bovino bollito, tagliato, condito e messo in un bel panino imbottito alla soglia della tracimazione!
Già, la curiosità fa fare anche questo ( e poi tra non molto è halloween!!!).

Vi sauto per ora, e mi raccomando se avete domande e/o curiosità sui cibi che erano alla fiera chiedete pure! Ho tenuto libretti e volantini, perciò posso rispondere a (quasi) tutto!
Pubblicherò il prima possibile una torta di mele che ho fatto ormai due settimane fa, poi se qualche buono spirito mi assisterà preparerò due post con gli insegnamenti di Chef Kumalè riguardanti il couscous e le tortillas!
A presto!

Ciambella variegata

giovedì 18 settembre 2008

Ricetta semplicissima che ho sempre desiderato fare.
Finalmente mi sono decisa e l'ho preparata martedì seguendo una ricetta trovata su una delle innumerevoli riviste che accumulo in dispensa ( dovrei iniziare a sciegliere le ricette da provare e a pianificare un calendario per farle!!!).

Ciambella Variegata

Ingredienti
250g margarina
4 uova intere
270g burro
370g farina
180g zucchero
4 cucchiaini di lievito per dolci
Per la variegatura al cacao servono:
20g cacao in polvere amaro
20g zucchero a velo
2 cucchiai di latte

Sbattere le uova con lo zucchero, poi unire la margarina fusa alternandola con la farina setacciata con il lievito. Versare i 3/4 dell'impasto in uno stampo da ciambella ben imburrato.
Con il restante impasto preparare la variegatura al cacao versandoci gli ingredienti sopra elencati e mescolando bene. Ottenuta questa parte di impasto , versarla a cucchiaiate su quella già messa nello stampo. Se si vuole una variegatura più coreografica si possono agitare i due impasti percorrendoli con uno stecchino.
Infornare a 180°C per circa un'ora.

Se si vuole si può cospargere di zucchero a velo oppure mangiare accompagnata da marmellata di frutti di bosco (come suggerisce l'amore Julietto!).

Ci risiamo...

... potrebbe sembrare mancanza di fantasia, ma in realtà io mi diverto proprio a farla e a farcirla!
Che cosa??????
La pizza!
Non sto a stressarvi ancora con le ricette delle basi perchè le ho già pubblicate, vi voglio solo proporre i gusti sfornati lo scorso week end nella variante "pizza alta".

Rose di speck e crescenza su letto di zucchine trifolate

Prosciutto crudo e fettone di bufala

Nocciolotto!

martedì 16 settembre 2008

Ovvero: come rimediare una pseudo nutella ( neanche paragonabile) facendola diventare un plum-cake alle nocciole!

Dovete sapere che in giardino ho una bella pianta di nocciolo ed è anche abbastanza prolifica, solo che la famiglia si è interessata ai suoi frutti solo dallo scorso anno, quindi non sono una gran esperta su come trattare con le nocciole.... anzi, a furia di schiacciarle con lo spaccanoci ho rischiato di squartarmi un polpastrello, dato che questi diabolici esserini scivolano da ogni parte!
Cmq, dopo averne raccolte e sgusciate un pò, mi sono messa a cercare in rete qualche ricetta, fino a quando sono capitata quì e mi sono fatta tentare da questa:

Crema alle nocciole tipo nutella

Ingredienti:
100 gr. di nocciole sgusciate, tostate e senza pellicina
100 gr. di cioccolato fondente
100 gr. di zucchero a vel
o
35 gr. di burro
150 gr. di latte

Procedimento:
Per togliere facilmente le pellicine ho messo sulla leccarda del forno le nocciole per circa 10 minuti a 100°, poi le ho tolte prendendone una manciata e sfregandole rapidamente tra le mani.
Nel frullatore ho messo lo zucchero poi le nocciole ed il cioccolato, infine il burro ed il latte. Se il frullatore cuoce (tipo bimby) si fa cuocere per 4 minuti a 60 gradi mentre si frulla, altrimenti mettete tutto sul fuoco in un tegame dopo aver frullato.

Probabilmente ho sbagliato io, oppure le mie nocciole sono davvero demoniache, fatto sta che la dannata pellicina proprio non ne voleva sapere di venire via! Allora le ho pulite meticolosamente e le ho usate così come erano... Poi la ricetta l'ho fatta tutta alla lettera e mi è venuta una crema morbida e dal gusto buono, ma si sentivano i pezzettini di nocciola perchè non sono riuscita a ridurli in pasta fine. Non era male, ma sinceramente mangiata così non mi diceva niente!
Ecco come ho rimediato!
Ho acceso il pc, sono andata a curiosare nei blog preferiti e ho trovato la soluzione da "essenzadivaniglia", che proprio domenica ha pubblicato la ricetta della Torta Tenerina, con tanto di ode alla pioggia per l'accenno di autunno che finalmente sta arrivando! Così ho preso ispirazione e sono ritornata in cucina, decisa a fare una torta semplice e di renderla nocciolosa con l'aggiunta della pseudo-nutella più su menzionata. Quindi preciso che la ricetta che ho arrangiato io alla fine non ha niente a che vedere con quella meraviglia che ha fatto essenza, solo vuole essere un modo per ringraziarla per l'idea che mi ha ispirato e che ha portato a questa torta che è stata apprezzata tantissimo!

Nocciolotto
Ingredienti
250g burro
170g zucchero canna
4 uova intere
200g farina bianca
1/2 bustina lievito per dolci

Sbattere bene le uova con lo zucchero, poi aggiungere piano il burro fuso e la farina setacciata con il lievito. Lavorare gli ingredienti inseieme e poi aggiungere la crema di nocciole.
Versare in uno stampo da plum-cake ben imburrato e cuocere in forno per 20 minuti con la temperatura al massimo, poi abbassare il forno a 180°C e ultimare la cottura (la famosa prova dello stuzzicadente è più che valida per decidere se la torta è cotta!).



Se si vuole si può fare sciogliere un pò di cioccolato e spalmarlo sulla torta, poi decorare con granella di nocciola!


Divagando...

sabato 13 settembre 2008

In questo post non parlerò di cucina e non pubblicherò nessuna ricetta.
Darò semplicemente la mia opinione riguardo a un fatto avvenuto qualche giorno fa e che ho visto commentato anche da un'altra blogger che come me ha la passione della cucina. Perciò vi invito a visitare il suo blog: Che bolle in pentola?

Si parlava di miss Italia e dello scandalo taglia 44...
Questa notizia purtroppo l'ho sentita anche io e ci sono rimasta malissimo!
Quella ragazza è semplicemente bellissima e ciò che è successo certamente non aiuta a insegnare a noi donne a piacerci, ad accettare il nostro corpo e a mantenerci in salute sapendolo ascoltare; la bellezza che sprigiona un corpo sano, armonioso e felice è quella che sarebbe giusto premiare!!
Lo dico a gran voce, perchè ho 23 anni e sono stanca di vedere ragazze che si rovinano la vita comparandosi con i modelli sbagliati, senza contare che l'età sta progressivamente diminuendo ed il problema riguarda sempre di più anche i ragazzi; lo dico, perchè ho vissuto sulla mia pelle un grosso problema riguardante il cibo, io facevo parte dei "troppo grassi" e tutti i tentativi di dimagrimento con me non sono mai funzionati; lo dico, perchè a marzo di quest'anno è cambiato tutto, ho deciso di impegnarmi seriamente per cambiare il mio aspetto e guadagnarci in salute, ho cambiato la mia alimentazione e ho iniziato a correre gradualmente, fino a giungere oggi ad aver perso 32 kg e a percorrere tutti i giorni 7 chilometri e mezzo.
Gran parte del mio successo lo devo all'angelo che da 8 anni mi sta vicino, il mio amore Julietto che con grande impegno mi accompagnato in questa rivoluzione che anche a lui ha giovato una perdita di almeno 25 chili. Insieme ce l'abbiamo fatta e siamo felici di avere acquisito uno stile di vita e non semplicemente un obbiettivo dopo il quale ritornare a vecchie e sbagliate abitudini.
Chi non ha mai avuto problemi alimentari sono certa che non può capire come si vive e cosa si prova ad averli; mi sono accorta poi di una cosa che a pensarci mi da un gran fastidio, ed è che le persone tendono a considerare una malattia la perdita di peso ma non il contrario, e credete certe occhiate e battute fanno stare davvero male, soprattutto quando arrivano nel momento in cui senti che stai veramente facendo qualcosa per stare bene.
So di aver divagato un attimo, ma credo che aver riportato la mia esperienza possa essere utile a capire come mi sono sentita amareggiata e offesa dall'episodio accaduto alle selezioni per "miss Italia": dopo tutte le polemiche fatte contro il sistema-moda e l'eccessiva magrezza delle modelle, in un concorso che dovrebbe premiare la bellezza ci si ritrova ad invitare una ragazza a dimagrire? Sì, purtroppo.
Se a qualcuno è capitato di leggere quelle 4 righe che sintetizzano il mio profilo, avrà notato che la cucina e per me è una passione; l'altra è la moda, per la quale sto spendendo tempo (e denaro) nella speranza che i miei studi, in un futuro non troppo lontano, possano permettermi di fare un lavoro che ritorni ad offrire alle donne la piacevolezza di poter entrare in un negozio e poter scegliere senza problemi cosa indossare per sentirsi belle, non certo un ulteriore fattore di stress alla vita di tutti i giorni.

Ultimissime...

venerdì 12 settembre 2008

... il mio blog è ufficialmente stato inserito in Blogghissimo, un nuovo aggregatore di blog, molto carino e di facile consultazione grazie alla suddivisione per aree tematiche. Molto ricca è ad esempio quella riguardante la cucina (ad oggi 832 blog) ma i temi riguardano anche cultura, costume, politica, news, informazione, informatica ecc... insomma c'è proprio tanto da scoprire!
Per chi vuole segnalare il proprio blog basta andare alla home e seguire tutte le istruzioni; è molto semplice e non richiede molto tempo! In cambio il proprio blog avrà modo di acquisire maggiore visibilità!


Di Baruffe Chioggiotte... e... Di Zucche!

martedì 9 settembre 2008

Questo post arriva con un pochino di ritardo rispetto a quando ho fatto questa gitarella con la mia dolce metà.

Una domenica di fine agosto ci ha visti partire da Cesena la mattina presto e raggiungere terra veneta, precisamente ad Adria (dove entrambi abbiamo parenti).
Dato che la giornata era ancora lunga abbiamo deciso di fermarci a Chioggia per pranzo e per fare una passeggiata in questa "little venice".
Tutto procedeva meravigliosamente fino a quando non abbiamo pranzato; vorrei precisare che non sono una di quelle persone iper-critiche, anzi, solitamente mi gusto più che volentieri ciò che mi portano, ma in questa occasione posso solo dire che abbiamo mangiato MALE, anzi oserei dire malissimo!
Ovviamente non voglio generalizzare, probabilmente abbiamo scelto il ristorante meno indicato per noi, fatto sta che se nel menù c'è scritto che il pesce è fresco e la cameriera lo sottolinea a più riprese, ci resto quantomeno di sasso nel vedermi recapitare un primo e un fritto misto palesemente assemblati con pesce surgelato. Non farò cattiva pubblicità pubblica al ristorante in questione, semplicemente non ci tornerò più e lo sconsiglierò a quanti lo vorranno evitare (ovviamente se ci saranno richieste lo farò in privato). Questo per rifarmi al titolo del post, perchè dopo questa esperienza culinaria il mio umore era nero; non ero delusa, ma proprio arrabbiatissima! Tant'è che la passeggiata lungo il canale si è accorciata ad appena una mezz'oretta, che cmq ci ha regalato dei piacevoli scorci della cittadina.

Vi starete chiedendo: e le zucche cosa c'entrano?


Bene, dovete sapere che è dall'inizio dell'estate che non faccio altro che pensare alle zucche e che non vedo l'ora che venga l'autunno solo per loro: sono bellissime, colorate, di ogni forma e dimensione; sono buone, fanno bene e si prestano a qualsiasi tipo di piatto.
Adoro le zucche!
E in più questa volta hanno avuto anche il pregio di risollevarmi il morale!
Lungo il tragitto che da Ravenna porta a Venezia (anche più su? non so...), che altro non è che la statale Romea (tristemente famosa per essere una delle strade più pericolose d'Italia, e che anche in questi giorni è protagonista di recentissimi fatti di cronaca), all'altezza di Ferrara si trovano dei chioschi che vendono zucche. Li conosco molto bene, perchè quando ero bambina mi fermavo tutti gli anni con la famiglia a prendere zucche ornamentali, nelle nostre gite in visita ai parenti. Questanno non poteva mancare la sosta (e Julietto era già stato precedentemente assillato a sufficenza...) che, ovviamente, ha visto indirizzare i miei acquisti soprattutto verso le zucche commestibili!!

Presto quindi vedrete pubblicate un pò di ricette con la zucca! E certamente ogni consiglio e suggerimento su cosa cucinare saranno ben accetti!

Dolcezza di formaggio e fichi

sabato 6 settembre 2008

Con questa pizza partecipo alla iniziativa di precisina.

Si tratta di un accostamento dolce-salato che a mio parere potrebbe andare bene sia come pizza-dessert sia come idea originale per un aperitivo o una degustazione. Ho deciso di accostare il sapore unico dello squacquerone romagnolo alla dolcezza della marmellata di fichi, decorando poi con fichi caramellati.

Dolcezza di formaggio e fichi


Ingredienti per la farcitura:
  • formaggio squacquerone
  • marmellata di fichi
  • fichi caramellati
Dopo aver fatto lievitare l'impasto, lo ho steso in una teglia rotonda tenendo i margini un pò più rialzati; al centro ho spalmato la marmellata di fichi fino ad arrivare almeno a un centimetro e mezzo dai bordi. Ho messo la pizza in forno caldo a cuocere per 15 minuti (purtroppo i tempi sono riferiti a un forno elettrico tradizionale); quando la pizza è cotta si toglie dal forno e si lascia riposare qualce minuto. Sopra alla marmellata si adagia lo squacquerone a cucchiaiate; al centro si dispongono 2 fichi caramellati aperti, attorno nei bordi si mette qualche fico intero. Per finire si lascia colare qualche cucchiaio di sugo dei fichi.

Questo accostamento a me è piaciuto tantissimo perchè sposa la "tradizione" e ovviamente lo si può variare con i formaggi e le marmellate tipiche della zona in cui si vive.
Per quanto riguarda il formaggio utilizzato a me è piaciuta l'idea dello squacquerone perchè è legato alla mia terra ed l'averlo accostato alla pizza è una variazione di un modo più tipico di mangiarlo che vorrebbe la piadina come base farinacea; essendo simile alla casatella e allo stracchino lo si può sostituire con questi formaggi che forse sono più facilmente reperibili!